Le birre acide (o Sour Beer) in commercio sono moltissime e, specialmente negli ultimi tempi, stanno ottenendo un grande successo nonostante l’acido sia forse il gusto più problematico.
Attenzione che il termine birra acida, pur non apparendo allettante, non deve trarre in inganno poiché si tratta di bevande affascinanti, che sfidano le aspettative e le certezze che molti hanno sulla birra.
Migliori Birre Acide: le caratteristiche distintive
La categoria delle birre acide è ampia e molto vaga, infatti vi rientrano sia sperimentazioni nuove e creative sia stili storici e tradizionali, quale il Lambic.
Tuttavia tutte le migliori birre acide si distinguono per determinate caratteristiche:
- l’acidità, qualità che conferisce vivacità e freschezza;
- diverse specie di lieviti, i più comuni sono i Brettanomyces, e alcuni tipi di batteri;
- maggior tempo per la fermentazione e per l’invecchiamento in botte che può arrivare anche a tre anni;
- sconfinate possibilità nell’abbinamento con i cibi.
La variegata famiglia delle birre acide
Le birre acide vengono prodotte in diversi paesi, tuttavia ci sono dei luoghi particolarmente fedeli alle tradizioni storiche.
Si pensi alla Lambic, prodotta nella regione del Payottenland vicino a Bruxelles, in cui i lieviti per attivare la fermentazione provengono dalla flora autoctona del birrificio.
Oppure la Gueuze proveniente dal Belgio, ottenuta dalla fermentazione spontanea di una miscela di Lambic invecchiata. E ancora la Kriek, una Lambic a cui vengono aggiunte le ciliegie Framboise e i lamponi.
Tuttavia, sebbene il Lambic sia lo stile acido per antonomasia, vi sono altri stili antichi che fanno dell’acidità una delle loro caratteristiche fondamentali.
In Belgio, patria delle migliori birre acide si trovano le Oud Bruin e le Flemish Red Ale, che tuttavia non prevedono fermentazione spontanea, ma mista, poiché oltre al Saccharomyces Cerevisiae entrano in gioco batteri e lieviti selvaggi, nascosti nei tini di legno usati per la fermentazione e la maturazione.
